A chiusura dell’udienza del 29 gennaio, è stata discussa –  innanzi alle SSUU – la spinosa questione relativa alla natura giuridica delle nullità urbanistiche, variando l’ordine delle cause sul ruolo per permettere un più ampio approfondimento della tematica. Nel giudizio è stato coinvolto anche il Notaio, difeso da FGA, che ha ricevuto la compravendita

Per il Procuratore Generale della Corte di Cassazione si tratta di nullità formale.(Clicca qui per leggere il provvedimento integrale.)

La conclusione del Procuratore prende le mosse dal tenore letterale delle disposizioni normative, che per la loro ”univocità permettono una sola conclusione”: il legislatore non ha mai identificato la regolarità urbanistica del bene quale presupposto per la sua commerciabilità. L’immobile “irregolare” non è quindi res extra commercium, assunto dimostrato, tra l’altro,  da una ampia gamma di negozi che possono avere ad oggetto un tale bene: atti mortis causa, negozi costitutivi/modificativi o estintivi di diritti reali di garanzia o servitù, negozi attributivi di diritti personali di godimento.

La ricostruzione del Procuratore Generale depone, pertanto, a favore del carattere formale della nullità, essendo la sanzione espressamente stabilita nella precisa ipotesi contemplata, con conseguente esclusione dell’applicabilità delle previsioni dei primi due commi dell’art. art. 1418 c.c. (nullità virtuale).

L’atto è nullo unicamente nella ipotesi in cui “da esso non risultino, per dichiarazione dell’alienante” gli estremi dello strumento urbanistico di riferimento (condono, licenza, permesso di costruire)restando invece atto valido nel caso di realizzazione di opere in difformità, a prescindere dal grado delle irregolarità, poiché una tale nullità non è prevista dalla legge.

È tuttavia salva la tutela dell’acquirente, avendo il legislatore previsto la più generale disciplina sull’ inadempimento. Viene confermato, quindi,  l’originario insegnamento della Suprema Corte sulle finalità delle dichiarazioni del venditore, ritenute determinanti al fine di permettere all’ acquirente ogni accertamento utile e necessario alla verifica della regolarità urbanistica del bene. E, con la posizione del Procuratore Generale, si attende ora la conclusione del giudizio con il definitivo pronunciamento delle Sezioni Unite.