Le misure contenute nel decreto Sostegni (convertito nella legge n.69/2021) prevedono un percorso regolato per la rideterminazione dei corrispettivi nei contratti di locazione ad uso diverso da quello abitativo, nei casi in cui il locatario abbia difficoltà economiche dovute alla crisi pandemica.

Locatore e locatario sono tenuti a collaborare per rideterminare il canone di locazione.

E’ stata, inoltre, prorogata la sospensione della esecuzione degli sfratti per morosità e dei rilasci per le abitazioni principali dei debitori, con un distinguo temporale in relazione alla data di adozione dei relativi provvedimenti.

Si tratta di una protrazione di un blocco che risulta ormai eccessivo, senza che il legislatore abbia preso in considerazione le ordinanze di rinvio alla Consulta delle disposizioni “di blocco” risalenti a prima della pandemia (rammentiamo quelle dei Tribunali di Rovigo, del 15/1/2021, e di Trieste, del 24/4/2021).

Senza una rapida calendarizzazione delle rimessioni e, soprattutto, la riapertura attesa almeno parziale, è concreto il rischio di tornare a periodi molto risalenti negli anni – tra il 1978 ed il 1998 – che credevamo far parte dei ricordi.